Lo Stato non può infatti condannare la soppressione della vita di un essere umano da parte di un altro essere umano e poi praticarla, nei fatti. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato In sostanza, la Corte d’Assise https://throbsocial.com/story20332215/detenzione-domiciliare-una-visi%C3%B3n-general